Carlos Rentero
Psicologo Clinico
Col.:AO12720
Córdoba, España
Sono Carlos Rentero Castro, psicologo clinico.
Durante i miei anni universitari a Granada ho sempre pensato che mi sarei dedicato alla Psicologia dell’Emergenza, una nuova ed entusiasmante branca della nostra professione. Nel mio primo anno ho iniziato a formarmi come soccorritore per la squadra di ricerca e soccorso urbano di Gea, nel secondo mi sono iscritta come volontaria all’Associazione della Protezione Civile di Granada e durante il mio Erasmus in Germania mi sono formata in “Leadership Interculturale” e ho perfezionato il mio Inglese per essere pronti a lavorare ovunque ci sia una catastrofe. Tanto che prima di finire la laurea in Psicologia mi sono iscritta al master della COPAO in Psicologia delle emergenze, dei disastri e delle crisi, recandomi a Malaga quasi ogni fine settimana per unire una laurea e un master. Ispirato dai miei istruttori, stavo per prepararmi alle opposizioni come vigile del fuoco e come psicologo per il Pronto Soccorso Militare (UME).
Quando ho finito la mia laurea, ho deciso di prendere un master in Psicologia della salute generale per formarmi come psicologa clinica. In quel periodo mi si presentò l’opportunità di fare uno stage internazionale in India. Dato che non avevo soldi, ho passato metà dell’estate lavorando come cameriere in Italia per finanziare il mio viaggio. Nel mese di agosto ho collaborato con l’RCDSSS di Ajmer e Diksha Spagna realizzando interventi psicosociali. Abbiamo trattato principalmente casi di ansia e depressione associati a matrimoni forzati e elevate esigenze accademiche. Quell’esperienza mi ha aiutato a capire che quello che volevo era essere in grado di entrare in contatto e aiutare le persone che stanno soffrendo, indipendentemente dal fatto che lo stessi facendo in un campo profughi o in un ufficio.
Qualche tempo dopo ho iniziato a lavorare presso il Centro Penitenziario di Albolote come psicologa nel modulo di Salute Mentale, servendo detenuti con Malattie Mentali Gravi e disabilità intellettiva. Dopo diversi mesi di ascolto dei loro racconti in terapie di gruppo e individuali e, ovviamente, nel cortile del modulo, si è rafforzata la mia convinzione che ogni comportamento umano è spiegabile. Ho avuto la fortuna di vedere come aiutare qualcuno a capire perché si comporta in quel modo è molto più terapeutico e umano che semplicemente dare a qualcuno una diagnosi o un’etichetta e chiamarlo criminale o pazzo.
Credo che la nostra professione sia quella in cui non si smette mai di imparare e che richieda un alto livello di impegno per offrire un’assistenza psicologica di qualità. Ecco perché continuo ad approfondire la metodologia unica di Ipitia per il trattamento del disturbo ossessivo compulsivo e altri strumenti come l’analisi del comportamento funzionale.
Attualmente divido il mio tempo tra il lavoro in clinica, il proseguimento della mia formazione e la mia passione per la montagna e soprattutto l’arrampicata. Per me è fondamentale prendermi del tempo ogni giorno, e giorni ogni settimana, per potermi dedicare a quegli hobby che mi riempiono e mi fanno sentire realizzato.